“Voglio solo essere normale”. E’ questa, pare, la problematica che tantissime persone sollevano nel momento in cui iniziano un percorso di terapia sessuale.
E’ molto forte infatti il disagio che si può provare non appena si insinua in noi il dubbio che i nostri gusti e desideri sessuali possano essere “diversi” da quelli della maggioranza. Si viene proiettati in un tunnel di frustrazione, insicurezza, vergogna, senso di colpa e soprattutto repressione della propria sessualità.
Ma riflettiamo per un momento…
Cosa significherebbe fare sesso in maniera “normale”? Tutto e niente, a dire la verità, se ci pensiamo bene. Negli anni ’60 poteva essere “normale” il sesso maritale, fatto una volta al mese , in posizione del missionario e con le luci spente. Al giorno d’oggi invece, c’è più confusione. Se da una parte televisione e cinema ci insegnano che il sesso è un caleidoscopio di pratiche e gusti diversi, dall’altra parte la cultura italica non sembra essere così al passo con i tempi. Nel nostro Paese si stenta a riconoscere come qualcosa di “normale” il sesso omosessuale… figuriamoci il resto!
Tuttavia molto è cambiato. Moltissimo. E quello che oggi sembra normale nel sesso può apparire un abominio se guardato con gli occhi di un italiano di 50 anni fa. Non solo: l’idea di quello che può essere sessualmente normale varia da paese a paese e anche tra i vari gruppi sociali, etnici, generazionali. E’ impossibile cercare di comparare la vita sessuale di una ragazza di 21 anni con quella di un gay 40enne o con quella di un uomo di 70 anni.
In qualsiasi modo facciate sesso, sappiate che da qualche parte nel mondo esiste qualcuno che pensa che quello che state facendo è disgustoso. D’altra parte, quello che voi aborrite potrebbe essere la cosa più eccitante del mondo per qualcun altro.
La verità è che non esiste un modo normale di fare sesso. L’unica cosa che sembra essere normale, invece, è preoccuparsi del sesso. Siamo così ossessionati dal fare quello che secondo noi è “normale” che perdiamo di vista quello che veramente ci piace. Non ci dobbiamo meravigliare allora se così tante persone sono sessualmente insoddisfatte o non hanno desiderio. Immaginate che il vostro piatto preferito sia la pizza ma vi ritrovate ogni giorno costretti a dover mangiare un brodino..!
Come a tavola, anche nel sesso i gusti sono vari e sono tutti validi. Ognuno dovrebbe avere la libertà di mangiare o assaggiare qualsiasi cosa desideri senza per questo venire o sentirsi giudicato. La stessa cosa dovrebbe succedere con il sesso. Se del brodino non sapete che farvene…ma chi se ne importa!
Forse l’unica cosa che dovremmo fare è permetterci di fare esattamente il tipo di sesso che desideriamo fare in ogni dato momento. Unico limite? Che anche alle altre persone coinvolte piaccia quello che stiamo facendo assieme a loro.