Impotenza psicologica: quando la testa conta più del sangue.

Impotenza psicologica per l'uomo

Delicato e al tempo stesso diffusissimo, il problema dell’impotenza colpisce un numero sempre più di uomini in età fertile. Consoliamoci pensando al fatto che, proprio perché così diffusa, l’impotenza è una patologia molto indagata e sono stati sviluppati dei rimedi efficaci che consentono di recuperare la funzionalità del pene. Se si escludono problemi fisiologici o la presenza di malattie quali ipertensione, problemi di circolazione o diabete che aumentano le probabilità di deficit erettile, l’aspetto psicologico è un problema estremamente significativo perché molto subdolo. Non sottovalutiamo questo aspetto e vediamo di approfondire il tema dell’impotenza psicologica che condiziona diversi uomini e di indagarne cause e rimedi.

Impotenza psicologica: l’ansia da prestazione

Esempio tipico: l’ansia da prestazione. Si tratti di un giovane alle prime armi o di un navigato castigatore, l’ansia da prestazione colpisce quando meno ve lo aspettate e il risultato è il medesimo: aggeggio moscio, coppia insoddisfatta, uomini consapevoli e frustrati. Gli ingredienti ci sono tutti per farvi precipitare in una spirale dalla quale difficilmente vi sembrerà di poterne uscire, perché nel momento in cui l’uomo avrà una seconda possibilità, qualcosa scatterà nel suo cervello. Le sinapsi faranno ricordare della cilecca e, come per magia, il sangue non gonfierà il pene. Fine dei sogni di gloria?

Non pensatelo neppure per un istante! Aiutate il compagno a sollevare la testa, non abbattetevi e vedrete che riuscirete a rialzare anche qualcos’altro. Procediamo con ordine: il primo passo è parlare, parlare, parlare. Non vergognatevi di essere aperti riguardo a queste problematiche di coppia: gli uomini non devono provare alcuna vergogna nel confrontarsi con la partner, la quale deve capire che si tratta di una situazione del tutto naturale e risolvibile. Se fate cilecca, cercate insieme di capire perché. Se succede in una coppia stabile, sarà più facile affrontare il dialogo. Se si è trattato di un’avventura di una notte e la donna è sparita, parlate con voi stessi cari uomini (farsi un esame di coscienza è la cosa più indicata, anche davanti allo specchio se è il caso): potrebbe essere legato al fatto che per fare colpo abbiate alzato troppo il gomito, non siete voi che non funzionate. Alcool e sesso non vanno mai a letto insieme.

Impotenza psicologica: lo stress

Lo stress è uno dei fattori che più influiscono nella comparsa dell’impotenza psicologica e, purtroppo, talvolta è difficile da ridurre: vita frenetica, lavoro che manca, crisi, famiglia… Uno dei rimedi per scaricare le tensioni potrebbe essere proprio quello di dedicarsi alla vita di coppia per sfuggire ai pensieri negativi e rilassarsi un po’, ma se fare l’amore diventa un problema, si aggiunge altro stress. Per questo motivo, oltre al dialogo, può essere utile appoggiarsi a prodotti appositamente studiati per aiutare a recuperare la voglia di fare sesso. Esistono in commercio integratori naturali appositamente formulati per aumentare la libido (sia maschile che femminile) o gel che stimolano le parti intime maschili. A volte, è sufficiente una piccola spintarella per arrivare al successo e uscire dalla spirale negativa in cui ci si è cacciati!

Impotenza psicologica: le misure contano

Altro fattore scatenante del deficit erettile tipico dei maschi giovani, è la sensazione di avere un pene troppo piccolo. Da un punto di vista medico, questa condizione è vera in una percentuale minima di casi esaminati. Tuttavia, è una sensazione che attanaglia molti uomini e che si può combattere con appositi prodotti naturali, studiati per favorire erezioni forti e durature e che aiutano ad affrontare i rapporti sessuali con più sicurezza, riducendo il rischio di impotenza psicologica. La donna in questi casi dovrebbe acconsentire l’utilizzo di tali aiuti, così da “sbloccare” il partner e poter godere appieno dei piaceri sessuali.

Ricordatevi poi la regola più importante: far cilecca una volta può capitare a tutti, ma l’importante è capire subito perché è successo. Senza vergogna, se non ci riuscite da soli, chiedete aiuto.

 

Prodotto per impotenza

Dimensioni del pene? Poco importanti. Uno studio rivela il perché

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Arriva dall’Inghilterra l’ennesimo studio destinato a restituire maggiore sicurezza agli uomini in merito ad un tema a loro assai caro e delicato al tempo stesso: le dimensioni del pene. Questa volta ci ha pensato il professore di psichiatria David Veale del prestigioso King’s College di Londra a ridare speranza e tranquillità agli uomini ossessionati dalla lunghezza del loro membro: secondo Veale in un rapporto sessuale le dimensioni non contano, ma al tempo stesso sono importanti perché è grazie ad esse se l’uomo acquista sicurezza durante l’amplesso.

Il professor Veale, specializzato in disordini dismorfici (sindrome di coloro che si vedono in maniera diversa da come realmente sono) è giunto a questa conclusione dopo aver sottoposto alcuni volontari ad un esperimento che prevedeva la compilazione di un questionario e, successivamente, la misurazione da parte di un urologo dei loro peni, sia a riposo sia in erezione.

I risultati dell’esperimento sono stati alquanto inaspettati: è emerso infatti che ad essere più imbarazzati delle dimensioni del loro membro fossero più gli uomini ben dotati, e non coloro provvisti di un pene più piccolo, che invece sono apparsi come molto sicuri riguardo le loro prestazioni sessuali. Insomma: la tanto vituperata ansia sulle dimensioni del membro deriva esclusivamente dal proprio carattere e non ha nulla a che vedere con le aspettative sociali e la realtà.

E le donne? Per loro le dimensioni contano, ma senza esagerare: no a peni extra large, sì invece a genitali proporzionali all’altezza del partner. In genere, comunque, le donne non danno molta importanza a questo aspetto e si concentrano di più sull’”insieme”.

Per quanto il risultato emerso dalla ricerca di Veale non lasci a bocca aperta, l’aspetto più interessante del suo studio è da ricercarsi nell’individuazione delle cause che solitamente portano gli uomini a soffrire di “ansia da dimensione”: i motivi di queste insicurezze hanno le loro radici nelle paure che giovani e adulti si portano dietro nell’affrontare la loro vita sessuale, timori che nulla hanno a che vedere con le dimensioni reali del loro pene.

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Il Viagra? Ora è spray!

I trattamenti anti-impotenza sono sempre più efficaci e discreti: pensiamo alla ‘mentina dell’amore’ (Levitra orosolubile) che si scioglie sotto la lingua e agisce in appena un quarto d’ora. La novità in materia è oggi rappresentata da una sorta di Viagra spray. Non ci si lasci ingannare dalle trovate pubblicitarie: il principio contenuto nello spray nasale non è in realtà il Sildenafil, molecola alla base del Viagra, bensì l’ossitocina.

L’ossitocina è un ormone generalmente somministrato alle donne durante il parto per indurre le doglie e facilitare il travaglio; strano pensare che negli uomini abbia tutto un altro tipo di effetto. Uno studio apparso sul Journal of Sexual Medicine, rivela infatti che l’ossitocina può stimolare la libido maschile allo stesso modo di una pillola di Viagra. A partire da questa intuizione alcuni ricercatori dell’università di Cambirdge hanno quindi sviluppato uno spray all’ossitocina, il cosiddetto Viagra spray nasale. Sebbene non sia ancora dato sapere con precisione in che modo  funzioni, il risultato sembrerebbe essere prodotto con molta probabilità dall’interazione dell’ossitocina con la dopamina, a sua volta coinvolta nell’attività sessuale. L’importanza della scoperta sta anche e soprattutto nel fatto che il ‘Viagra spray nasale’ potrebbe risultare efficace anche per quei soggetti che non rispondono agli altri trattamenti anti-impotenza. È l’esempio di un uomo che soffriva di disfunzione erettile e per cui nulla avevano potuto fare farmaci come Viagra, Cialis o Levitra. L’inalazione, due volte al giorno, dello spray all’ossitocina ha invece portato subito a dei miglioramenti. L’esperimento lascia quindi ben sperare in un futuro impiego di questo ormone e della sua pratica somministrazione per tutti gli uomini con deficit erettili.

Viagra: niente più leggende!

È giunto il momento di sfatare alcune false leggende metropolitane sull’uso del Viagra e sui rischi che ne conseguono. Certamente è sempre di un farmaco che stiamo parlando e, come tutti i medicinali, non può essere assunto da chiunque. Per questo motivo la prescrizione medica rimane necessaria nonostante il Viagra non sia così pericoloso per la salute come spesso erroneamente si crede.

Riprendendo quanto già detto in un post precedente, il Viagra sembra essere addriittura più sicuro dell’aspirina, come sostiene l’andrologo ed endocrinologo Emanuele Jannini in un’intervista su Panorama. Il Viagra è tollerato a tal punto che “La comunità andrologica italiana ed euorpea condivide l’idea che non c’è nessun motivo perchè il Viagra non sia un prodotto da banco”. Un motivo in realtà c’è ed è quello che ha fatto desistere l’Ema (European Medical Association) dall’attuare questa proposta: l’obbligo imprescindibile di ricetta medica, perchè la disfunzione erettile potrebbe anche essere un avvisaglia per patologie ben più gravi, come il diabete. Al di là di questo, sono gli stessi effetti collaterali del Viagra a non apparire gravi. “Gli effetti collaterali – afferma il dottor Alessandro Pizzocaro dell’Istituto Clinico Humanitas – sono solo fastidiosi, ma non provocano danni. I più comuni (in ogni caso in meno del 10-15% dei pazienti) sono mal di testa, rossore al volto, bruciori allo stomaco, congestione nasale, alterazione della visione dei colori. In casi rari, tali effetti collaterali sono così fastidiosi da dover sospendere l’assunzione del farmaco e, comunque, senza alcuna conseguenza sulla salute”. Per Jannini, invece, “L’effetto collaterale più grave del Viagra è al portafoglio”. Effettivamente il prezzo di Viagra, parliamo di quello originale, non è sempre alla portata di tutti; per questo alcuni preferiscono acquistare Viagra online a prezzi bassissimi per un prodotto però di  bassa qualità che potrebbe realmente essere dannoso per la salute.

C’è un altro mito da sfatare sul Viagra: gli effetti negativi che il farmaco potrebbe avere sul cuore. Il Viagra non espone di per sè ad alcuna crisi cardiaca, al contrario secondo diversi studi il Viagra ha un effetto benefico sulle funzionalità cardiache. A sostenerlo sono molti medici, tra cui il dottor Charalambos Vlachopoulos che ha dimostrato come il Viagra, riducendo la pressione arteriosa e rendendo i vasi sanguigni meno rigidi, aiuti di fatto l’attività cardiaca. Della stessa idea è il prof. Rigatti: “Oggi il farmaco viene usato per l’ipertensione polmonare di tipo venoso e se somministrato per tanto tempo può avere effetti benefici su prostata e cuore, oltre a favorire un miglioramento della minzione”. Insomma esisono sempre più pareri positivi riguardo al Viagra, tuttavia c’è ancora chi associa il farmaco anti-impotenza a gravi scompensi cardiaci e si domanda se Viagra possa o meno provocare un infarto. All’interrogativo risponde in maniera esauriente l’andrologo Alessandro Pizzocaro, per cui riporto per intero quanto affermato dal professore:

Mi preme sottolineare che il Viagra nasce, al contrario, come medicinale contro l’infarto. Si tratta di un farmaco che provoca la dilatazione delle arterie. Durante la sperimentazione, però, i ricercatori hanno notato come il farmaco fosse in grado di dilatare maggiormente le arterie del pene rispetto a quelle del cuore mentre su quest’ultimo aveva pochi effetti, così sono cambiate le sue indicazioni. Attualmente sono in circolo altri due farmaci (Cialis e Levitra) che hanno lo stesso meccanismo di azione: tutti e tre sono efficaci nella disfunzione erettile e hanno pochi effetti collaterali. Si ritiene, inoltre, che questi farmaci siano vantaggiosi sulla funzione delle cellule delle pareti arteriose (endotelio) e, pertanto, sul cuore. Oggi, infatti, si sta addirittura pensando di utilizzarli per le persone che soffrono di scompenso cardiaco in virtù del loro effetto vasodilatatore. Il fatto è che agiscono potenziando l’azione di un neurotrasmettitore che si chiama ‘ossido nitrico’ che viene rilasciato dall’endotelio vascolare e dalle terminazioni  nervose durante l’eccitazione sessuale, provocando la dilatazione delle arterie. Le persone che hanno problemi di ischemia cardiaca utilizzano, per migliorare il flusso sanguigno al cuore, sostanze simili all’ossido nitrico (farmaci nitroderivanti), la cui azione vasodilatatrice viene, quindi, potenziata dai tre farmaci in oggetto, fino a manifestare uno shock anche fatale. Insomma, non è il farmaco di per sè che fa male al cuore, ma solo l’associazione con i farmaci nitroderivati”.

Pizzocaro parla di ossido nitrico, il cui rilascio viene favorito dal Viagra, e questa sostanza sembra far bene al cuore in senso sia fisico che figurato. È possibile che il Viagra possa migliorare anche i sentimenti?

Sì. – risponde Alessandra Grazziottin, direttore del Centro di Sessuologia Medica al San Raffaele Resnati di Milano – La ragione è semplice: il farmaco ricrea quello che si verifica nella realtà e che era stato leso dalla carenza di rapporti frequenti e soddisfacenti, causata anche dal problema sessuale. In termini semplici: al momento dell’orgasmo viene liberata nel sangue e nel cervello una elevata quantità di ossitocina. Si tratta di un neuro-ormone con una proprietà particolarissima: ‘scrive’ letteralmente nel cervello chi sia la persona che in quel momento ci sta rendendo felici. L’ossitocina sembra quindi essere la sostanza più potente nel tradurre in traccia biochimica il sentimento di ‘attaccamento affettivo’, di affetto e amore”.

Dovremmo in sostanza informarci meglio, prima di imputare al Viagra effetti negativi e rischi che non gli competono e sottostimare invece i suoi effetti positivi. I medicinali hanno sicuramente dei rischi, ma solitamente se prescritti è perché i benefici sono di gran lunga maggiori.