Questo Natale sostieni la ricerca per la fertilità


A Natale fai anche tu un’azione coi fiocchi!

Basta un clic per dare il proprio contributo per sostenere la ricerca a favore della fertilità e partecipare all’iniziativa lanciata da Donnamoderna in vista del Natale.

Visitando il sito http://natale.donnamoderna.com/ tutti i giorni fino al 25 dicembre e condividendo su Facebook, Twitter – utilizzando l’hashtag #azionecoifiocchi – e Pinterest potrai contribuire all’iniziativa e alla raccolta fondi senza spendere un centesimo 🙂 

Più condividi e like sui social network e più fondi Donnamoderna.com riuscirà a raccogliere. I fondi raccolti verranno devoluti alla Fondazione IEO (Istituto Europeo di Oncologia)  per promuovere uno studio innovativo guidato dal Dr. Fedro Alessandro Peccatori, Direttore Unità di Fertilità e Procreazione in Oncologia – IEO, su “Tumore e fertilità: l’importanza della prevenzione”.

Questa iniziativa “natalizia” di Donnamoderna è in collaborazione con Pro-Fert, Società Italiana Conservazione Fertilità.

Sono migliaia le coppie che ogni anno hanno difficoltà a concepire un figlio. La sterilità colpisce circa il 20% delle coppie in età fertile. Avere un bambino è un sogno per molti, facciamo diventare questo sogno realtà aiutando la ricerca con un semplice clic.

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PCOS, La sindrome dell’ovaio policistico

Dai messaggi e dalle email che Salute Lui e Lei riceve quotidianamente, abbiamo notato come molte donne ci raccontano di avere la sindrome dell’ovaio policistico. Le donne alle quali viene diagnosticato il problema, nel 20% dei casi, finiscono per cadere in depressione e vivere con ansia le difficoltà legate a questa patologia. Per questo motivo ho deciso di dedicarci un post, sperando di fare informazione sull’argomento e magari contribuire a diffondere l’idea che parlarne con il proprio medico è essenziale per trovare il trattamento più idoneo al proprio caso.

Che cos’è la PCOS

La sindrome dell’ovaio policistico o micropolicistico, detta PCOS ovvero PolyCistic Ovary Sindrome, è il disordine ormonale più comune tra le persone di sesso femminile. Il termine ‘policistosi ovarica’ indica una molteplicità di cisti che crescono in una o entrambe le ovaie. La cisti è una sacca che può essere normale o patologica e contiene un materiale liquido. Colpisce circa il 5-10% delle donne in età riproduttiva, e rappresenta inoltre la causa principale di infertilità. I sintomi e la gravità della patologia non sono uguali per tutte. Molte donne non sanno di esserne colpite fino a quando non si ritrovano alla ricerca di una gravidanza senza riuscirci. Una donna affetta dall’ovaio policistico spesso presenta  un’irregolarità mestruale causata dall’assenza cronica di ovulazione o un alto livello di androgeni non associato ad altre patologie.

Infertilità

L’infertilità è una delle conseguenze più gravi della PCOS, si può parlare di infertilità se:

  • avete meno di 30 anni e dopo un anno di rapporti non protetti non siete ancora incinte,
  • avete più di 30 anni e ci state provando senza successo da 6 mesi,
  • non riuscite a portare a termine la gravidanza.

Se i vostri problemi di infertilità sono causati dall’ovaio policistico, non preoccupatevi perché molto probabilmente potreste essere curate e andare incontro ad una serena gravidanza.

Altri sintomi

In genere i sintomi della PCOS sono causati da un alto livello di ormoni maschili, gli androgeni, nel corpo. Con la PCOS possono verificarsi anomalie del ciclo mestruale, come:

  • amenorrea, mancanza di mestruazioni
  • oligomenorrea, alterazione dei ritmi delle mestruazioni
  • cicli particolarmente dolorosi
  • cicli anovulatori, perdite ematiche ma senza ovulazione

Oltre il 70% delle donne con la sindrome da ovaio policistico manifesta irsutismo, ovvero un’eccessiva crescita di peli sul viso, sul petto e sull’addome. Inoltre, una forma grave di PCOS può anche portare all’insorgere di acne persistente e di pelle grassa e untuosa.

Recenti studi hanno dimostrato che le donne affette da sindrome da ovaio policistico sono anche soggette ad altre disfunzioni come:

  • insulino resistenza,
  • diabete,
  • problemi cardiovascolari,
  • obesità,
  • sindrome metabolica,
  • sindrome delle apnee ostruttive nel sonno.

Trattamenti per l’ovaio policistico

La PCOS è una condizione cronica, trattabile ma non del tutto curabile. Per convivere con l’ovaio policistico al meglio i medici consigliano di cambiare lo stile di vita: perdere peso adottando una dieta ipocalorica e praticando attività fisica è suggerito in quanto perdere anche solo il 5% del proprio peso ha un effetto positivo sulla resistenza insulinica e la sindrome metabolica.

Gli studi hanno dimostrato che le donne affette da PCOS che perdono qualche chilo riprendono più facilmente l’ovulazione.

Supporto farmacologico

Oltre a perdere peso è necessario un supporto farmacologico.

Tra i più comuni trattamenti c’è

  • La pillola anticoncezionale è in assoluto il trattamento più utilizzato dalle donne per regolare il ciclo e l’ovulazione, ridurre l’acne e l’irsutismo, abbassare i livelli di androgeni per migliorare la fertilità.
  • Farmaci per aumentare la sensibilità all’insulina, per migliorare la secrezione di insulina diminuendo la quantità di zuccheri circolanti nel sangue
  • Farmaci antiandrogeni, che possono causare danni al feto, quindi spesso vengono assunti insieme ai contraccettivi per prevenire eventuali gravidanze
  • Eflornitina, è una crema per rallentare la crescita dei peli, in particolare sul viso. È un trattamento a lungo termine, in quanto se si smette di usare la crema i peli ritornano.

In alcuni casi il ginecologo può aiutare una paziente che presenta la PCOS ad ottenere una gravidanza, il farmaco più comune è il Clomifene che offre una probabilità sei volte maggiore di rimanere incinta rispetto alle donne che non hanno potuto ricevere questa cura anche se ci sono buone probabilità di avere gravidanze multiple. Negli Stati Uniti suggeriscono di utilizzare la metformina, un farmaco insulino-sensibilizzante attualmente utilizzato per il diabete e l’infertilità causata da PCOS. Nei casi più gravi le donne con PCOS possono avvalersi anche di altre forme di aiuto come la donazione di ovuli e la fecondazione in vitro.

Ci sono diversi siti in rete che si propongono come luoghi dove riunire le testimonianze delle donne che convivono con l’ovaio policistico. Salute Lui e Lei è uno spazio aperto a tutti e a tutte. Sentitevi liberi/e di usare questo spazio per raccontare la vostra esperienza con la PCOS e il vostro metodo di trattamento e magari, perché no, dare qualche consiglio a chi ha scoperto di soffrirne da poco.

Hai mai pensato di poter non essere fertile?

Spermatozoi

Sono impressionanti i dati che riportano 3 recenti ricerche condotte in Italia sui livelli di infertilità nei giovani maschi. Confermerebbero che il numero degli spermatozoi nei giovani tra i 18 e i 20 anni si sarebbe ridotto del 25% rispetto ad una volta. Questo significa che il 33,4% dei giovani uomini italiani sono già ipofertili, mentre l’11,7% lo è gravemente.

In particolare, il numero degli spermatozoi dei giovani italiani, specie se vivono in città, sarebbe addirittura inferiore a quello degli uomini sui 40 anni. L’Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito che perché un uomo possa essere considerato fertile, nel suo liquido seminale devono essere presenti almeno 39 milioni di spermatozoi. Un ragazzo italiano su tre ne ha meno di 39 e uno su dieci ne ha meno di 15 milioni.  Sono dati molto, molto preoccupanti, specialmente perché i giovani italiani non si rivolgono quasi mai all’andrologo ( circa l’80% non c’è mai stato) e quindi non sono a conoscenza del fatto che potrebbero essere poco fertili.

Perché succede? Fra le cause vi è la maggiore esposizione ambientale a pesticidi, inquinanti e altre sostanze chimiche che agiscono come ‘distruttori endocrini’. Il fatto di vivere in città non aiuta: evidentemente si è più esposti a tutte queste sostanze. Ma vi sono anche alcune patologie purtroppo spesso trascurate,  che possono provocare un danno irreversibile alla produzione di spermatozoi. Ad esempio varicocele, malattie sessualmente trasmesse, patologie flogistiche, ipogonadismo, cause genetiche e tumore del testicolo.

Dato che la  prevenzione è la prima cura dell’infertilità maschile, esperti e Ministero della Salute invitano tutti i giovani con più di 18 anni a sottoporsi ad una visita andrologica. Per diffondere questo importante messaggio hanno lanciato la “Campagna Nazionale per la prevenzione dell’infertilità maschile nei giovani”, Androlife.

Lo slogan del video che andrà in onda i prossimi giorni sulla Rai è “Fai un gol per la vita. Perché i figli li vogliamo tutti, no?” e a recitarlo sarà il capitano della Roma, Francesco Totti, testimonial della campagna.

Tra il 16 e il 25 marzo, in 23 città italiane, i ragazzi potranno prenotare gratuitamente la loro prima visita andrologica. Maggiori informazioni sul sito androlife.it.

Nel frattempo, gli andrologi consigliano ai giovani maschi italiani di seguire queste 10 regole pro fertilità:

LE DIECI REGOLE PER SALVAGUARDARE LA FERTILITA’ DI LUI

1. Evita sempre il fumo e le droghe.

Il fumo, infatti, oltre a danneggiare l’intero sistema cardiovascolare, crea danni specifici alle arterie che portano sangue e pressione al pene concorrendo a determinare i disturbi dell‘erezione. Tutte le droghe inoltre, sia leggere che pesanti, influenzano negativamente la fertilità. Gli anabolizzanti diffusi nelle palestre possono indurre la riduzione dei testicoli, scomparsa degli spermatozoi, perdita di capelli, crescita del seno e tumori al fegato.

2. No all’abuso di alcol.

Danneggia sia la capacità sessuale che la fertilità. In caso di cirrosi, favorisce la trasformazione degli ormoni maschili in femminili, ostacolando la fertilità. Inoltre l’alcol agisce direttamente sulla funzione del testicolo, riducendo la produzione di testosterone e di spermatozoi.

3. Scegli un’alimentazione sana, tieni sotto controllo il tuo peso e fai un’adeguata attività fisica.

Evita di assumere cibi ricchi di grassi e spezie, riduci la quantità di caffè e the. L’obesità determina uno squilibrio ormonale con una diminuzione del principale ormone maschile, il testosterone, e un aumento degli ormoni “femminili”: gli estrogeni.

4.  Adotta un sano comportamento sessuale.

Evita i rapporti occasionali poiché potrebbero esporti al pericolo di contrarre infezioni a trasmissione sessuale (ad esempio AIDS, Epatiti, Gonorrea, Sifilide ecc) che possono compromettere lo stato di fertilità. L’utilizzo del preservativo può ridurre i fattori di rischio.

5. Osserva una corretta igiene intima.

Lava almeno due volte al giorno la regione genitale abbassando completamente la pelle del prepuzio e adoperati affinché l’igiene personale faccia parte del tuo stile di vita quotidiano.

6.  Attento allo stress.

E’ un nemico della sessualità: l’eccesso di adrenalina che ne deriva può produrre disturbi erettivi transitori.

7. No agli indumenti troppo stretti.

Anche l’abbigliamento intimo ha la sua importanza, preferisci materiali naturali e capi comodi.

8. No al telefono cellulare sempre nella tasca dei pantaloni.

Le radio frequenze sembrano ridurre la motilità degli spermatozoi del 20%.

9. Esegui periodicamente l’autopalpazione dei testicoli.

Con questa semplice manovra si può individuare il tumore del testicolo, neoplasia rara ma più frequente tra i 15 e 40 anni e facilmente curabile se diagnosticata precocemente. Non trascurare mai un dolore ai testicoli.

10. Dopo i 18 anni di età inizia ad aver cura della tua salute andrologica parlando con il tuo medico di fiducia che ti saprà informare ed indirizzare da uno specialista.