I numeri dell’eiaculazione precoce

eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è una condizione medica complessa e molto più diffusa di quanto si possa pensare, che può essere causata da vari fattori e viene descritta come breve tempo di latenza eiaculatoria (solitamente inferiore a 2 minuti), ovvero il periodo compreso fra la penetrazione e l’eiaculazione, e scarso o assente controllo dell’eiaculazione. Sia che dipenda da fattori fisici, psicologici o da una combinazione di entrambi, non c’è dubbio che il contraccolpo psicologico per gli uomini che ne soffrono nonché le ripercussioni sul rapporto di coppia siano molto difficili da superare.

Nonostante esistano trattamenti efficaci per contrastare l’eiaculazione precoce, per molti uomini rivolgersi a uno specialista per affrontare il problema rappresenta ancora troppo spesso un tabù. Non si parla e si preferisce convivere con la frustrazione e il senso d’inadeguatezza, mettendo a repentaglio il rapporto con la propria partner e non solo. Eppure, se è vero che l’unione fa la forza, una volta capito che l’eiaculazione precoce è molto più comune di altre patologie per cui ci si rivolge al medico senza imbarazzo, potrebbe essere più facile affrontare il disturbo come una normale questione medica.

Ecco quindi alcuni numeri legati all’eiaculazione precoce:

Ÿ3: sono i tipi di eiaculazione precoce: primaria o permanente, che si manifesta dalla prima esperienza sessuale e continua per tutta la vita; secondaria o acquisita, caratterizzata da un esordio improvviso o graduale rispetto a una situazione che in precedenza era normale; situazionale, quando capita solo in determinate situazioni o a seconda del partner sessuale;

Ÿ3: uomini su 5 affetti dal disturbo soffrono di eiaculazione precoce primaria, ovvero fin dalla prima esperienza sessuale;

Ÿ20-30: è la percentuale di uomini nel mondo che soffrono del disturbo, non riuscendo a controllare il momento dell’eiaculazione: l’eiaculazione precoce è quindi la più diffusa disfunzione sessuale maschile;

60: la percentuale delle partner di uomini affetti da eiaculazione precoce che si dice insoddisfatta del rapporto sessuale;

60: su 100 uomini affetti da eiaculazione precoce sono convinti che il rapporto ne gioverebbe se il tempo dell’amore fosse maggiore;

Ÿ60: la percentuale degli uomini colpiti dal disturbo che si curerebbe su suggerimento della compagna;

Ÿ75: uomini su 100 che hanno deciso di ricercare una soluzione l’hanno fatto per la partner;

Ÿ85: la percentuale di guarigione con un’adeguata terapia medica associata eventualmente a una psicologica se s’individuano anche cause non fisiche;

Ÿ90: su 100 uomini affetti da eiaculazione precoce hanno un tempo di “latenza” inferiore a un minuto, i restanti 10 invece tra uno e due minuti.

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Si mette il preservativo e iniziano i problemi? 10 STRATEGIE PER RISOLVERE IL PROBLEMA

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Lui si mette il preservativo e perde l’erezione? La perde ancora prima di riuscire a metterlo? Si mette il preservativo e non sente più nulla? Si mette il preservativo e non raggiunge più l’orgasmo?

Benvenuti nel Club. Le difficoltà maschili legate all’utilizzo del condom sono una cosa così comune che potrebbe essere la principale spiegazione del perché il preservativo viene utilizzato così poco e del perché molte coppie ricorrono al coito interrotto, con tutti i rischi annessi (malattie e gravidanze), piuttosto che ricorrere all’amico di lattice.
Ecco alcuni consigli su cosa fare:

1) RIEDUCARE IL PENE – Se una persona è abituata a raggiungere l’orgasmo solo in una determinata maniera, qualsiasi cambiamento alla ‘routine’ potrebbe risultare in una difficoltà a raggiungere l’obiettivo.
Fortunatamente, gli uomini possono imparare a raggiungere l’orgasmo in altri modi. E’ tutta una questione di abituare il proprio corpo ad altre sensazioni. Una cosa utile potrebbe essere, per lui, provare a masturbarsi indossando un preservativo.
2) LUBRIFICARE E BAGNARE IL PENE – Alcuni uomini trovano d’aiuto utilizzare del lubrificante sia all’interno che all’esterno del condom. Riduce la frizione e simula il caldo e lubrificato ambiente vaginale.
3) UN CONDOM DIVERSO – Provate condom diversi. Esistono differenze tra i preservativi, sia per quanto riguarda lo spessore che la forma.
4) OFFRITE PIU’ STIMOLI – Provate ad essere più stimolanti, se lui ha bisogno di qualcosa in più per venire. Provate a toccare, stringere, sfregare il suo pene durante il rapporto, mentre lui ha indosso il preservativo. Potete anche stimolare le sue altre zone erogene, come scroto, capezzoli o spifferargli sconcezze nelle orecchie, o perché no, usare uno (o più) sex toys…ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti!
5) IL CONDOM PER LEI – Perché non lo usi te? I preservativi femminili esistono e possono rappresentare una valida soluzione.
6) IN POLIURETANO – Utilizzare un preservativo di poliuretano? Questo tipo di preservativi sono più sottili e permettono di sentire di più, per questo molti uomini li preferiscono a quelli di lattice. Con questi preservativi è essenziale utilizzare del lubrificante.
7) SIN DALL’INIZIO – Indossare il preservativo sin dall’inizio del rapporto ed imparare a ‘giocare’ tutto il tempo con il preservativo addosso.
8) GLIELO METTI TU – Imparare a mettere il preservativo, sensualmente, al proprio partner.
9) TOCCARSI NEL MENTRE – Continuare a toccarsi, e renderlo evidente, mentre lui lo indossa.

10) VALUTARE ALTRI SISTEMI ANTICONCEZIONALI – Il tuo partner potrebbe essere un po’ in ansia per la sicurezza del preservativo, specialmente se in passato gli è successo che si sia rotto. Questa tensione, potrebbe essere la ragione per cui non riesce a venire. Perché allora non valutare altri sistemi anticoncezionali? Se siete in una relazione stabile, dopo aver fatto un bel check up sulla salute sessuale di entrambi (malattie sessuali, ce ne sono a bizzeffe, controllate), potrebbe essere una buona idea iniziare con la pillola contraccettiva, e togliersi il problema una volta per tutte.

Si tratta di eiaculazione precoce o no? Ecco come capirlo

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Serve un cronometro per stabilire se soffro di eiaculazione precoce? 

No. Non vi sarà difficile capire che tentare di misurare la durata della vostra performance con un orologio, del tipo “Pronti, partenza, VIA!”, non farà altro che peggiorare le cose.
E’ pur vero che qualche medico consiglia ancora questo metodo per stabilire se un uomo soffre di eiaculazione precoce o no. In genere questo tipo di dati sono stati raccolti a solo scopo di ricerca, perché (e questa è una verità) a voce gli uomini mentono e mentono tanto, oppure non hanno la minima idea di quanto sono veramente in grado di durare a letto.
Per informazione, il famoso Rapporto Hite sulla Sessualità Maschile (1981) aveva rivelato al mondo per la prima volta questa fondamentale verità: la maggior parte degli uomini viene abbastanza rapidamente. Degli 11.239 uomini presi a campione (età dai 13 ai 97 anni), il 62% riportava di durare meno di 5 minuti dalla penetrazione e il 21% di non durare nemmeno un minuto. Solo il 7% degli intervistati riportava di avere rapporti più lunghi di 15 minuti, probabilmente per il fatto di intervallare la penetrazione con altri momenti ‘ludici’.
Da uno studio più recente (sempre con dati da cronometro), è emerso che il tempo mediano di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT) è di 5,4 minuti. Da qui, gli esperti hanno stabilito che gli uomini che eiaculano prima di un minuto soffrono di eiaculazione precoce.

A chi piace corto

Tuttavia, la definizione non è così diretta e chiara. Se anche voi venite prima di un minuto, non lo trovate problematico e lo stesso vale per il vostro partner, non dovete preoccuparvi proprio di nulla. Sembrerà sorprendente, ma per molti uomini e per molte donne va benissimo avere rapporti così brevi, così possono riaccendere la tv o ritornare a preparare la cena. E specialmente se siete nella cosiddetta ‘camporella’, argini e vicoli bui, in macchina…possiamo assicurarvi che le vostre partner saranno ben felici di farla finita in 4 e 4 otto. Per finire, non avete idea di quante siano le donne che non sopportano avere rapporti per più di 15 minuti: per molte donne dopo una certa soglia di tempo, il piacere, invece di aumentare, diminuisce assieme alla sensibilità, specialmente se sono già venute (ma questo è un altro problema…relativo a quella che viene definita eiaculazione ritardata).

Quindi per ricapitolare:

SOFFRI DI EIACULAZIONE PRECOCE SE
1) vieni prima di quanto desideri
2) non riesci a ritardare il momento dell’eiaculazione nemmeno se pensi al giorno in cui ti è morto il cane
3) una volta finito te ne stai lì a letto ad arrovellarti e a dolerti per quanto appena successo
4) non provi più piacere nel sesso o ti rifiuti di farlo punto e basta

L’eiaculazione precoce è un problema solo se il tuo partner desidererebbe che tu durassi un po’ di più- Quindi, quello che importa è che il tuo partner sia soddisfatto e ricordati, che un soprendentemente alto numero di donne (e di uomini) sono più che felici quando il rapporto si conclude in fretta.